Matrioska
Rinomate ormai in tutto il mondo, le matrioske sono un simbolo dell'arte popolare della Russia, di cui sono inevitabilmente divenute un simbolo, e sono divenute pertanto il souvenir russo per eccellenza. Realizzate in legno, le matrioske sono bambole di diverse dimensioni ognuna delle quali è inseribile in una di formato più grande. Ogni pezzo si divide in due parti ed è vuoto al suo interno, salvo il più piccolo che si chiama seme, mentre la bambolina più grande si chiama madre. Non è un caso che nell'anno 1900, all'Esposizione mondiale di Parigi, la matrioška fu premiata e riconosciuta come simbolo della tradizione russa per la sua popolarità in tutto il mondo: da allora, le matrioshke rispecchiano nella sua espressione artistica la vita e la storia della Russia. Se tradizionalmente le matrioske raffigurano una donna con un safaran rosso e una sciarpa gialla, (tanto che è possibile pensare alla matrioska come raffigurazione della madre, e quindi di fertilità e generosità, il che ritroverebbe conferma anche nel nome della bambola che si presume significasse appunto donna imponente, maestosa), ultimamente si possono trovare in commercio altre giocose matrioske che raffigurano personaggi famosi del campo dello spettacolo, della musica, della politica, dello sport e molto altro ancora. Ideate a cavallo fra XIX e XX secolo da Savva Mamontov, facoltoso industriale, collezionista d'arte e mecenate, le prime otto bambole che componevano la prima matrioska rappresentavano, in ordine di grandezza, una madre, una ragazza, un ragazzo, una bambina ecc., fino all'ultima figura, quella di un neonato in fasce e oggi, possono essere considerate un gradevole oggetto d'arredo. |