Bagna Càuda
Tipico piatto della cucina piemontese a base di aglio, olio extravergine d'oliva e acciughe salate cui, talvolta, possono essere aggiunti anche burro, panna da cucina e noci tritate a seconda dei gusti personali, la bagna cauda (letteralmente salsa calda) viene consumato per tradizione durante l'autunno e l'inverno nel periodo della vendemmia, tanto che una delle leggende sulla sua nascita vuole proprio che venisse preparato per togliere ai vendemmiatori il dolce odore, spesso quasi nauseante, dell'uva pigiata. Una prelibatezza che viene degustata intingendo vari tipi di verdure di stagione come cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o cotti, foglie di cavolo crude, topinambur, barbabietole cotte a vapore e tante altre ancora. Per esaltare il sapore della bagna cauda accompagnata da un vino rosso corposo come il Barbera, il Nebbiolo, il Barbaresco, o il Dolcetto, tipici vini di produzione locale. Una variante molto diffusa che si fa risalire alle antiche famiglie piemontesi Robasto e Fumero consiste nell'aggiungere alla preparazione della panna liquida al fine di rendere la salsa ancora più gradevole e armoniosa. Si può abbinare questo piatto piemontese ad un altro molto famoso come la polenta. da notare anche che la bagna càuda è molto popolare anche in Argentina col nome di bañacauda, diffusa dai molti piemontesi emigrati in Sud America. |