 Pizza fritta
Con scarola, ricotta, zucchero, al forno, con alici, mozzarella di bufala o ancora in altri modi, la pizza fritta è un prodotto alimentare tipico della cucina laziale e campana, in particolar modo della regione reatina fino ad Amatrice. Di aspetto simile allo gnocco fritto emiliano, le pizze fritte laziali e possono essere mangiate con altri affettati altrettanto prelibati come prosciutto, salame o lonza. Grazie al gonfiore che presentano le pizze quando vengono fritte, possono essere riempite con companatico e, talvolta, possono essere anche dolci condite con crema di cioccolato dopo essere state eventualmente cosparse di zucchero. Nella tradizione napoletana, invece, la pizza fritta è il nome con cui si designa in realtà il calzone fritto (la cui preparazione tradizionale prevede l'impiego di ricotta, cicoli e salame) che ovviamente differisce dalle pizze fritte laziali perché queste ultime non hanno ripieno. Nella tradizione tipica di Avellino, invece, la pizza fritta è la stessa che viene prodotta nel Lazio, ma la preparazione prevede l'impiego di altri ingredienti quali rosmarino e menta che contribuiscono a dare all'alimento un'ulteriore fragranza e prelibatezza. Saporita al punto che la pizza fritta è protagonista di numerose sagre laziali che hanno luogo ad esempio il secondo sabato di ottobre a Strangolagalli in provincia di Frosinone durante la sagra della stesa, in cui le pizze fritte vengono degustate semplici o farcite di affettati, formaggi o verdure. Ancora, la pizza fritta è protagonista anche delle sagre tenute a Cervaro (sempre in provincia di Frosinone), a Citerna (provincia di Perugia) in ottobre e a Cortona (provincia di Arezzo) in dicembre | 
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